A livello tecnico l’efficienza energetica di un sistema è la capacità del sistema stesso di sfruttare l’energia fornita al fine di soddisfare il suo fabbisogno.
Problemi epocali come l’inquinamento atmosferico ed il riscaldamento globale ci toccano in quanto uomini oltre che come imprese inserite in un sistema produttivo strettamente connesso con l’ambiente. Per questo, lo sviluppo di un concetto diverso di costruire che sia in grado di abbattere drasticamente emissioni, impiegando materiali che richiedono poca energia per essere lavorati, che siano facilmente riciclabili e che limitino fortemente l’impiego di risorse non rinnovabili, è stato per noi particolarmente stimolante. L’obiettivo è quello di seguire, se non di anticipare, gli orientamenti normativi nazionali ed internazionali in termini di salvaguardia ambientale.
L’art. 4-bis della Direttiva europea 2010/31/UE, conosciuta come direttiva per la progettazione di edifici a energia quasi zero, obbliga tutti gli edifici che verranno costruiti a partire dal 1° gennaio 2021 ad essere “Near Zero Energy” cioè a consumo quasi nullo; inoltre il fabbisogno energetico rimanente dovrà essere coperto da fonti rinnovabili.
Ciò che contraddistingue una casa con struttura in legno da un edificio tradizionale, è il fatto che, con spessori inferiori, si riescono ad ottenere prestazioni ineguagliabili per un edificio a struttura in laterizio, se non con costi e spessori dell’isolamento oltre ogni logica.
Si deve considerare che il legno ha una trasmittanza termica 12 volte minore del calcestruzzo, ed a parità di spessore la resistenza termica del legno è superiore di sei volte quella del laterizio.
A parità quindi di volume esterno disponibile, grazie alla possibilità di ridurre le dimensioni delle pareti, pur ottenendo livelli di sicurezza e di coibentazione superiori, le case in legno offrono una superficie calpestabile superiore di circa il 7-8% con un chiaro aumento di valore dell’immobile.